Una di quelle immagini da ricordare e appendere nell’album dei ricordi. Questo è stato l’Europeo di Chemnitz per il nostro responsabile dello staff medico, Massimo De Benedetto, convocato per rivestire l’incarico di ortopedico della Nazionale Italiana durante la prestigiosa rassegna dedicata agli Under 20. Una convocazione che è fonte di orgoglio per la Frata “Andrea Pasca” Nardò.

Un cammino, quello in terra tedesca, inaugurato nel migliore dai modi dai dodici Azzurri selezionati da coach Dalmasson, che hanno chiuso al secondo posto il girone iniziale grazie alle vittorie su Svezia e Islanda, intervallate dal ko in un combattuto match con la Serbia. Poi il successo sulla Grecia ha spalancato all’Italia le porte dei quarti di finale, dove il cammino si è interrotto per opera della Croazia. “Quest’ultima gara – analizza De Benedetto – è stata particolarmente impegnativa. La Croazia si è rivelata squadra ostica, non è un caso se i croati solo in finale si sono arresi ai campioni dell’Israele. Il livello delle prime dieci squadre classificate (l’Italia ha chiuso all’ottavo posto, ndr) è stato elevato, quelle delle altre un po’ meno”.

Sette gare in nove giorni, un percorso impegnativo non solo sul piano tecnico ma anche e soprattutto su quello fisico, che più da vicino riguardava De Benedetto: “Una mole di lavoro pazzesca – nota il responsabile dello staff medico della Frata Nardò – che va ad aggiungersi agli oltre trenta giorni di ritiro a margine di una stagione probante. È un evento breve ma senz’altro impegnativo. La disciplina dei ragazzi ha agevolato il mio compito”.

Un’esperienza tosta ma di alto prestigio: “Un’avventura nata un po’ per caso – racconta De Benedetto – grazie ai contatti con dei colleghi delle nazionali maggiori, mi hanno chiesto se avessi voglia di intraprendere questo tipo di percorso, non ho esitato a rispondere positivamente. È andato tutto per il meglio. In Germania si respirava un’atmosfera magica, è stato bello poter allacciare nuove conoscenze con dei professionisti. Ciò che mi rimane è un ricordo bellissimo e tante nuove idee per il futuro”.

Chiosa finale del dottore sulla Frata “Andrea Pasca” Nardò, che intanto ha rinforzato il proprio assetto societario e la qualità del roster: “Sono giunti in granata cestisti di livello, alcuni anche con un passato in categorie superiori. Dopo un anno di assestamento in Serie B, mi auguro che il prossimo possa segnare un’ulteriore crescita, ci sono tutti gli ingredienti per far bene. Con coach Quarta abbiam fatto una chiacchierata, c’è grande sintonia, sono più che fiducioso. Sono sicuro – conclude il dottore – che ci divertiremo”.

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