Scrimmage di lusso stasera per HDL Nardò Basket, che a Zola Pedrosa (Bologna) ha affrontato Fortitudo Bologna, big della serie A2. È stato il quarto test amichevole della pre-season dei granata, da qualche giorno in ritiro in Emilia per mettere fieno nella cascina della mente e delle gambe e per crescere in consapevolezza affrontando avversari di livello. 

Una partita con quattro tempi da dieci minuti a punteggio azzerato, nella quale Dalmonte non ha potuto schierare Lorenzo Donadio, ancora in Mongolia con la Nazionale U23 3x3 per il mondiale, e ha avuto qualche giocatore a mezzo servizio come Nikolic, Thioune e Zugno. L'inizio è soporifero, il quintetto Woodson, Mouaha, Stewart jr., Ebeling e Iannuzzi si fa mettere sotto subito 9-0, tanto che si rende necessario un timeout dopo circa tre minuti. La pausa sembra riequilibrare il match con un parziale di 0-5 tutto neretino. Ma di fatto non c'è storia, Bologna prende il largo con un impatto devastante sulla sfida e mette in archivio il primo quarto 31-17. Il secondo si apre con un 5-0 per Hdl, la sveglia di Dalmonte evidentemente è suonata. Il confronto è molto più equilibrato e la difesa ospite è finalmente più aggressiva ed efficace. Il resto del match è giocato alla pari, il Toro prima la spunta 11-13, poi lascia ai felsinei il terzo tempo 18-11 e infine mette le mani sul quarto (16-22). Il conto dei quattro segmenti, per quello che vale, è 2-2.  

Numeri a parte, la sensazione è quella di una crescita graduale della condizione e dell'amalgama del gruppo granata. Segnale tanto più attendibile se emerso dopo le due amichevoli con Rimini e Bologna, che sono rivali di un'altra categoria e che con tutta probabilità faranno un altro tipo di campionato. Il prossimo test di pre-season nel weekend a San Sepolcro (Arezzo) con la Dukes Cup, che vedrà il Toro misurarsi con Scafati, Pesaro e Avellino. 

"L'impatto di Bologna nel primo quarto è stato devastante, ma me lo aspettavo - è l'analisi a caldo di coach Luca Dalmonte - poi per fortuna nel secondo, terzo e quarto abbiamo giocato alla pari. La somma della prova di stasera e di quella con Rimini, contro avversari di indubbio livello, ci dice che abbiamo messo il piede nella direzione corretta. Certo ora bisogna camminare, anzi correre. C'è da dire anche che a questo punto dobbiamo mettere tutti allo stesso livello di condizione perché qualche piccolo problema fisico in questa pre-season ci ha tolto linearità, ma per fortuna c'è tempo. Dobbiamo farci trovare pronti".    

Commenti

UN BUON TORO SI ARRENDE A RIMINI NEL FINALE
DUKES CUP SCAFATI NON REGALA NULLA E REGOLA IL TORO