L'ultimo treno per restare in Serie A2 passa dalla serie playout al meglio delle 5: Nardò ospiterà Orlandina nelle prime due gare. Terza ed eventuale quarta si terranno in terra sicula, mentre “la bella” si disputerebbe al Pala San Giuseppe di Lecce.
L'avversario dei granata è uno dei progetti più brillanti della Serie A2, uno storico club dai trascorsi nel massimo campionato: Capo d’Orlando schiera una formazione che fa dell’intensità agonistica e dell’atletismo il suo marchio di fabbrica. Squadra frizzantina e divertente, predilige il gioco in campo aperto e gli isolamenti in uno contro uno a esaltare le caratteristiche dei propri americani.
Questi ultimi sono infatti le bocche da fuoco del quintetto biancoazzurro: le due ali Nick King (ala piccola da 18,2 punti e 3,5 assist di media) e Tevin Mack (guardia da quasi 18 punti di media), bravissimi a sfruttare le proprie doti atletiche, nonché capaci di essere pericolosi sia vicino che lontano dal canestro.
Intorno ai due statunitensi, Orlandina ha inserito tantissimi giocatori giovani e di talento, a cominciare dal britannico Quinn Ellis, playmaker 2003 che si è messo in evidenza come uno dei prospetti più interessanti di questo campionato. Il tiratore, fratello d’arte, Matteo Laganà (2000), l’ala Vittorio Bartoli (2001) e il centro Alessandro Poser (classe 1999, reduce dall’esperienza universitaria americana), oltre a giocatori con un pizzico di esperienza in più come il playmaker Andrea Traini (1992, lo scorso anno a Torino, grandissimo tiratore), la guardia Simone Vecerina (1999, da Bergamo Basket) e il confermato Baye Modo Diouf, (centro del 1998).
Arrivata 13° nel girone verde al termine di una stagione di molti alti e bassi, tipici della gioventù, ma condizionata anche dai molti infortuni (e dal COVID), Capo d’Orlando arriva ai playout nonostante le due vittorie nella fase a orologio con conseguite dal neo coach Sussi (storico assistente del club siciliano, subentrato a Marco Cardani), mostrando di aver ritrovato energia e intensità che nel finale di stagione regolare sembravano smarrite.
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