Cuore, talento e coraggio. HDL Nardò Basket stoppa la seconda della classe nel recupero della terza giornata e spezza la serie nera dei 6 ko consecutivi. UEB Gesteco Cividale si arrende dopo un lungo testa a testa, inchinandosi a una bella prova corale del Toro e alla prestazione gigantesca di Avery Woodson. 33 punti per l'americano, che trascina i suoi a una vittoria di capitale importanza.
Nikolic, Woodson, Mouaha, Stewart jr. e Iannuzzi compongono il quintetto classico di partenza. Toro passivo e impreciso nei primissimi possessi, gli ospiti vanno sullo 0-9. Nardò impiega quasi tre minuti per sbloccarsi (due liberi di Mouaha), ma Cividale gioca sul velluto. Intensità e muscoli sono gli ingredienti con cui la squadra di Pillastrini condisce la difesa, lentamente però HDL esce dal gusto grazie soprattutto ai due americani. Il sorpasso (17-16) lo firma proprio Woodson dalla lunetta. Entra Donadio per Mouaha, poi Zugno per Woodson, adesso i granata giocano meglio. Iannuzzi deposita nel retino una palla in bilico sul ferro dopo un tiro di Donadio. Nel finale entrano anche Thioune ed Ebeling, quest'ultimo arrotonda il vantaggio con una tripla quasi allo scadere (25-21).
Nardò cresce un po' anche a rimbalzo, Cividale trova comunque il modo di andare a canestro con un ottimo Marks. Rota infila la tripla del +3 dall'angolo (28-31), Dalmonte ferma il gioco per schiarire le idee ai suoi. Non funziona, perché il Toro rientra nel tunnel e concede agli avversari autostrade per il canestro. Poco oltre la metà di frazione i friulani vanno a +10 sfruttando la buonissima vena di Rota dal perimetro. Qualche fischio più che discutibile della terna arbitrale fa salire il nervosismo, Iannuzzi ne fa le spese con un tecnico. Due solite prodezze di Woodson consentono ai granata di non deragliare, come troppo spesso è accaduto in questa stagione. Si va all'intervallo sul 35-42.
Inizio di terzo quarto equilibrato, Nardò non riesce a rosicchiare punti. È Woodson a prendersi oneri e onori di tiri pesantissimi che tengono i granata in partita. Ancora arbitri protagonisti, Marangon atterra Mouaha come su un campo da calcio, per la terna incredibilmente l'infrazione è sua. Sale alle stelle la temperatura del Pala San Giuseppe. Nardò forse non mette tanta linearità nel suo gioco, ma cuore e coraggio di fronte a un avversario lucidissimo e concreto. Ancora Woodson dal perimetro (50-54) scuote il match. Poco dopo lo imita Ebeling, i friulani vacillano. Iannuzzi sigla il pareggio (55-55) vincendo un corpo a corpo con Dell'Agnello. Uno sforzo collettivo apprezzabilissimo che consente al Toro di chiudere in vantaggio il terzo quarto (62-61).
Nardò, però, si ferma di nuovo in avvio della frazione decisiva. Cividale infila 5 punti consecutivi che costringono Dalmonte al time-out. Stavolta funziona eccome, al rientro timbra due volte ancora un Woodson mortifero (70-66). Il Toro alza il muro difensivo, UEB adesso trova tutti i sentieri intasati. Rientra Mouaha per una iniezione di energia supplementare, ma intanto entra in partita un sonnacchioso Redivo (5 punti consecutivi). Esce Miani per cinque falli. La difesa di casa annacqua un'altra offensiva ospite, poi Woodson timbra per l'ennesima volta (78-72). Servono testa e cuore, oltre a un pizzico di fortuna, in un finale incandescente. Dopo un rimbalzo monumentale di Woodson, Stewart jr. segna con una delizia il +8 a 68 secondi dalla fine. Una tripla di Ferrari tiene aperta la contesa. I liberi di Mouaha e Zugno la chiudono definitivamente: 84-77. Un sospiro di sollievo.
Il Toro scaccia gli incubi e si regala una notte più bella che mai.
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